La "mappatura dei nei" nella prevenzione del melanoma.
L’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) presenti nella luce solare sono uno dei principali fattori di rischio per la maggior parte dei melanomi sulla pelle. Le radiazioni ultraviolette (UVR), infatti, danneggiano i geni del DNA delle cellule e i tumori possono iniziare proprio quando questo danno colpisce i geni che controllano la crescita delle cellule cutanee.
Il ruolo della melanina: pigmentazione e fotoprotezione della pelle.
Il nostro corpo è naturalmente in grado di difendersi dalle radiazioni ultraviolette, e da altri fattori di stress ambientale, grazie alla presenza della melanina che, oltre a imprimere un certo colore alla pelle, ha anche il “compito” di assorbire i raggi UV dannosi. Nonostante il suo ruolo fotoprotettivo consolidato, è dimostrato che la melanina può anche indurre danni ossidativi al DNA nei cheratinociti dopo l’esposizione ai raggi UV ed essere quindi coinvolta nello sviluppo del melanoma. Per questo è fondamentale rivolgersi al medico specialista dermatologo per comprendere lo stato di salute complessivo della pelle.
Il melanoma: l’importanza di una diagnosi precoce.
Che cos'è il melanoma? L'importanza della diagnosi precoce.
La maggior parte dei nei sono benigni (non cancerosi). Tuttavia quando ci sono cambiamenti di colore, spessore, dimensioni o forma di un neo, è opportuno rivolgersi dal medico specialista dermatologo.
Il melanoma è la trasformazione maligna di nei o di cambiamenti della pelle che prima non c’erano.
Il melanoma è un tumore maligno della pelle che colpisce prevalentemente soggetti di età compresa tra i 30 e i 60 anni. Quella che era una neoplasia considerata rara oggi invece, secondo numerosi studi, è addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni.
Se il melanoma è trattato quando è ancora confinato sugli strati cutanei superficiali, la prognosi è generalmente buona, con guarigione.
Riconosciuto nella sua fase iniziale il melanoma è quindi asportabile chirurgicamente con un semplice intervento in regime ambulatoriale in anestesia locale. Quando è accresciuto e non identificato, i rischi di vita possono essere molto elevati a causa di un’evoluzione in senso metastatico.
Il videodermatoscopio digitale di Villa Maria: un “occhio” attento al servizio del medico specialista.
Negli ultimi anni la videodiagnostica in dermatologia ha fatto passi da gigante pertanto il medico specialista dermatologo ha aumentato la propria capacità di riconoscere i tumori cutanei perché la tecnologia permette di evidenziare segni non visibili a occhio nudo né con una semplice lente.
Il videodermatoscopio digitale di Villa Maria è di ultima generazione. Utilizza una videocamera HD collegata al computer che produce immagini di elevata qualità ingrandite da un minimo di dieci a un massimo di cento volte. Con la mappatura dei nevi (mappa nevica) eseguita con il videodermatoscopio digitale, la procedura permette di riconoscere in fase iniziale il melanoma e questo aspetto diventa molto importante in persone con numerose lesioni cutanee e nevi atipici. Al termine dell’esame tutte le immagini sono archiviate e in seguito confrontate nelle visite successive. In questo modo il medico dermatologo monitora le variazioni clinicamente significative o la comparsa di altre lesioni fornendo, caso per caso, le indicazioni da seguire.
Domenico Chiericozzi
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