“La fase di emergenza che viviamo è caratterizzata dal perdurare di una condizione pandemica che impone pesanti ripercussioni e limitazioni alla vita sociale e lavorativa. Abbiamo ora un numero elevato di persone direttamente coinvolte (positivi sintomatici ed asintomatici) ma anche di persone coinvolte in modo indiretto per gli effetti economici, relazionali nelle abitudini di vita con un impatto rilevante sulla qualità di vita e sul benessere psicologico. Molte ricerche evidenziano l’aumento del disagio reattivo, l’aumento di emozioni di tipo ansioso, depressivo, rabbioso che determina anche mutazioni nelle relazioni famigliari e di coppia. Le ripercussioni psicologiche di questa pandemia sono una priorità in termini di effetti sulla salute pubblica”. A parlare è la dottoressa Rachele Nanni, responsabile del programma di Psicologia dell’Ausl Romagna che specifica come nei mesi da metà marzo a fine giugno siano state ricevute dal Servizio circa 2000 chiamate dai cittadini, oltre 200 da metà ottobre.
Numeri che mettono in evidenza le gravi conseguenze che emergono dal vivere spesso in condizione di isolamento. Uno stato da cui affiora incertezza, timore, frustrazione.
Gli assistiti sui territori dell’Ausl Romagna possono fare riferimento ai seguenti numeri: Ravenna (339-5355892), Forlì/Cesena (339-2106631), Rimini 366-5069159. La mail è: psicologia.emergenza@auslromagna.it