Rispetto ad un tempo in cui il decorso operatorio poteva durare anche diversi giorni, oggi in sala operatoria e per moltissime patologie la chirurgia laparoscopica ha reso più agevole il percorso del paziente. Villa Maria, che con il nuovo blocco operatorio si è allineata ai migliori standard operativi internazionali, vanta da diversi mesi una nuova collaborazione con il Dott. Vittorio Corso.
Dott. Corso, in che tipo di patologie si applica la “chirurgia veloce” laparoscopica?
Prima di tutto in tutte le patologie del pavimento pelvico. Il 60% delle donne sopra i 50 anni e in percentuale ancora maggiore sopra i 70 anni soffre di patologie funzionali del pavimento pelvico: incontinenza urinaria,
prolasso del retto, sindrome da defecazione ostruita. Sembrano patologie non importanti, ma hanno un impatto sullo donna molto forte, anche a livello economico. La possibilità di effettuare un intervento chirurgico in laparoscopia, del chirurgo insieme al ginecologo, permette alla donna di affrontare e risolvere il problema in un momento unico. Questo è uno dei nostri obiettivi, creare un percorsi ad hoc per donne che soffrono di questo tipo di problemi. A latere di questa problematica, Villa Maria offre la possibilità di effettuare un percorso ambulatoriale per la riabilitazione del pavimento pelvico con una fisioterapista specializzata.
Ci sono altre tipologie di intervento in cui la chirurga laparoscopica può avere un ruolo determinate?
Sicuramente in una delle patologie più frequenti qui in Romagna, la calcolosi della colecisti. In provincia di Rimini ogni anno si eseguono circa 500 colecistectomie di cui il 20% in urgenza. Ci sono poi le patologie della parete addominale quali ernie inguinali, epigastriche, ombelicali, laparoceli. Oggi, la laparoscopia può dare un notevole contributo. Un altro capitolo importante riguarda la patologia benigna e maligna del colon retto, di norma trattata con la via tradizionale. Oggi è consolidato che tali patologie possano essere adeguatamente gestite per via laparoscopica.