Quali sono le aspettative degli italiani sulla sanità del prossimo futuro, dopo l’esperienza traumatica del Covid-19? Il Censis ha realizzato un progetto specifico in collaborazione con Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, cercando di definire i contenuti di un percorso ancora tutto da implementare ma che potrebbe partire dalla solida base dei finanziamenti che sono disponibili: solo nel 2020 – specifica il Censis – sono stati attivati 5,6 miliardi di euro e nel Pnrr sono circa 20.
Nel rapporto finale dal titolo “I canteri per la Sanità del futuro. Vision e progetti per un Servizio sanitario di eccellenza ovunque”, emerge un sistema che è in sofferenza da tempo e un dibattito pubblico che stenta a trovare la giusta misura tra i necessari grandi principi e l’operatività quotidiana. Per uscire dalle ambiguità – si legge ancora nel report – è utile partire dalle persone.
Dall’indagine condotta dal Censis è emerso che il 52% degli italiani si attende di vedere più efficienza, cioè che si faccia di più e meglio su liste di attesa, strutture, servizi; il 33,2% più umanità, maggiore attenzione al malato come persona, più ascolto, dialogo, empatia; il 33% più responsabilizzazione dei cittadini, in primo luogo sul fatto che anche la sanità pubblica ha un costo, poi nell’assunzione di stili di vita adeguati, in relazione ai comportamenti da tenere nelle varie situazioni; il 30,8% più collaborazione tra i diversi soggetti della sanità, ovvero pubblico, privato, non profit, volontariato, cittadini ecc; il 26% più equità, cioè che l’accesso alla sanità sia garantito in modo eguale al di la di residenza, ceto, sesso, età, nazionalità.
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