Cinque milioni di persone in Italia sono affette da osteoporosi, 90 mila i ricoveri per fratture di femore e in quasi 80% dei casi si tratta di donne con un’età superiore ai 65 anni. Sono dati che emergono da una ricerca condotta dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) nel contesto di un’iniziativa promossa dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna. "Le fratture da fragilità – ha dettto il presidente del Consiglio Direttivo della Siot il prof. Paolo Cherubino – possono avvenire a carico di qualsiasi segmento scheletrico, ma più frequentemente sono interessati il femore prossimale, le vertebre, il polso e l’omero prossimale. Le fratture da fragilità, e in particolare quella del femore, hanno un elevato impatto sociale. Entro un anno dall’evento fratturativo, infatti, circa il 20% dei pazienti muore, il 40% non è in grado di camminare autonomamente, il 60% è limitato in attività quali mangiare, vestirsi e lavarsi e l’80% è limitato in attività come fare la spesa, giardinaggio, salire o scendere le scale".
Alcuni semplici suggerimenti. Gli incidenti, che spesso accadono tra le mura domestiche, hanno portato la Siot a ricordare quanto sia importante seguire alcuni piccoli ma importanti accorgimenti. Eccoli: non camminare su pavimenti scivolosi o su tappeti che non aderiscono stabilmente al pavimento, evitare di lasciare oggetti abbandonati per terra, adottare in casa impianti di illuminazione validi, utilizzare corrimano lungo le scale e maniglie di sostegno vicino ai bagni, assicurarsi che vi siano tappetini antiscivolo all’interno di vasche da bagno e docce.