L’osteoporosi è una malattia dello scheletro alla quale si unisce inevitabilmente l’aumento di rischio di frattura. La Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS) ha recentemente aggiornato le precedenti Linee guida per la diagnosi, la valutazione del rischio di frattura, la prevenzione e la gestione delle forme primitive e secondarie di osteoporosi.
Per quanto riguarda la diagnosi strumentale, “la massa ossea in termini di densità scheletrica (BMD) può essere valutata con varie tecniche genericamente definibili come densitometria ossea (o mineralometria ossea computerizzata, MOC). L’indagine densitometrica consente oggi di misurare, in modo abbastanza accurato e preciso, la massa ossea e rimane il miglior predittore del rischio di fratture osteoporotiche. La refertazione densitometrica si basa sul confronto fra il valore di BMD del soggetto esaminato, espresso in deviazioni standard (DS), ed il valore medio di BMD di giovani adulte sane (picco di massa ossea) (T-score)”. Qui tutte le informazioni sulla MOC di Villa Maria Rimini
Tali linee guida sono state e approvate anche da Società Italiana di Endocrinologia (SIE), Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), Società Italiana di Reumatologia (SIR).