“La chirurgia dei prolassi – spiega il Dott. Stefano Canuti (foto) – da centinaia di anni propone interventi di vario tipo. Ogni tanto qualcuno decade e qualcuno rinasce. Ancora oggi è così. Quelli che vediamo oggi sono interventi già sperimentati negli anni passati che sono rivisitati. Abbiamo tecnologie e visioni diverse della fisiologia e della patologia, per cui oggi sono state fatte del- le messe a punto. Quindi oggi che cosa abbiamo? Abbiamo vari interventi per ciascun caso di prolasso rettale. Non sono tutti uguali, non tutti i pazienti hanno bisogno dello stesso trattamento per cui quello che abbiamo fatto con la “chirurgia in diretta” è stato fare vedere i vari approcci. Ognuno di questi ha la sua indicazione. Siamo arrivati a una conclusione finale univoca? No, ma faremo quel passettino in avanti che è il modo di avanzare della scienza in generale fino a quando non si arriva a un cambio di paradigma ovvero vedere tutto da un altro punto di vista chenon è quello che ancora vediamo oggi. Forse arriverà un giorno in cui avremo l’intervento unico che ci sistema il pavimento pelvico. Oggi ne abbiamo diversi tipi per le varie espressioni della patologia”.
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