The Lancet, tra le cinque riviste medico scientifiche più autorevoli a carattere internazionale, ha di recente pubblicato la classifica aggiornata del Global Burden of Disease Study (GBD) dei fattori di rischio responsabili del maggior numero di decessi e di disabilità nel mondo. Lo studio è stato condotto in 188 Paesi dal 1990 al 2013, anno a cui si riferiscono i risultati qui di seguito citati.
In termini di anni di vita persi o vissuti in condizioni di disabilità, sono l’ipertensione arteriosa, il tabacco e l’alto indice di massa corporea le tre principali cause ai problemi di salute su scale globale. Al quarto e al quinto posto troviamo la malnutrizione infantile e l’elevata glicemia a digiuno. Seguono in classifica l’alcol, l’inquinamento dell’aria domestica, l’acqua non potabile, il sesso non protetto e lo scarso consumo di frutta nell’alimentazione.
A questo studio, condotto da un consorzio internazionale, ha partecipato anche l’Italia. Per quanto riguarda il nostro Paese, i dieci principali fattori di rischio che nel 2013 che hanno maggiormente inciso sulla salute degli italiani sono stati: pressione arteriosa alta, indice di massa corporea sopra la norma, tabacco, iperglicemia, disfunzioni renali (cioè basso tasso di filtrazione glomerulare), colesterolo alto, una dieta troppo ricca di sodio, alcol, sedentarietà e osteoporosi. Come si può notare, a differenza degli altri Paesi, in Italia incide maggiormente la funzione renale ridotta e la scarsa densità minerale ossea, mentre è assente la voce relativa allo scarso consumo di frutta.
Il rapporto completo QUI (in inglese)