Secondo l’Osservatorio Sanità di UniSalute tre quarti degli italiani ha una relazione salda con i medicinali. Solo il 23% afferma, infatti, di impegnarsi per farne a meno e prenderli solo quando strettamente necessario. Il 51% si affida esclusivamente alla medicina tradizionale e il 45% sembra propenso ad affiancarvi le soluzioni alternative.
Un dato che conferma quanto emerso da altri precedenti studi, secondo cui nei primi 9 mesi del 2012 gli italiani hanno acquistato oltre 1 miliardo e 300 milioni di confezioni di medicinali – una media di 22 confezioni a testa – per una spesa farmaceutica totale, considerando anche quelli acquistati e distribuiti dal SSN, di 19,2 miliardi di euro (Rapporto 2012 “Uso dei farmaci in Italia” dell’Aifa).
Per quanto riguarda l’area Romagna, sempre secondo l’Osservatorio Sanità di UniSalute, la situazione sarebbe in controtendenza rispetto al dato nazionale perchè più della metà dei romagnoli (52%) cerca di contenerne l’utilizzo e assumerli solo se strettamente necessario. Il 36% si affida esclusivamente alla medicina tradizionale e il 61% sembra propenso ad affiancarvi le soluzioni alternative. Nel dettaglio, più della metà dei cittadini di Rimini e Forlì-Cesena (52%) dichiara di impegnarsi per fare a meno dei medicinali e prenderli solo quando strettamente necessario. A conferma, il 16% afferma di assumerli solo se prescritti dal medico. Circa l’utilizzo, la ricerca mette in evidenza che il 72% delle persone consulta il foglietto illustrativo, il famoso bugiardino, per saperne di più. Il 23% degli intervistati si fida invece ciecamente dell’indicazione del medico senza porsi altre domande.