Dal 22 gennaio in poi l’Italia è stata colpita da una vera e propria tempesta: dal giorno in cui il ministro della Salute ha riunito per la prima volta una task force per coordinare gli interventi sui casi di infezione da nuovo coronavirus SARS-CoV-2, tutto il Paese ha vissuto un’emergenza senza precedenti. Ora dopo ora, giorno dopo giorno, è stato un susseguirsi di provvedimenti che tutto il personale di Villa Maria ha seguito con la massima attenzione fino al giorno in cui è arrivata in primis, la disposizione di “chiudere tutto” e, successivamente, quella di supportare l’attività chirurgica dell’Ospedale “Infermi” di Rimini.
Dal 23 marzo al 31 luglio inoltre, alcune Unità Operative dell’Ausl della Romagna hanno trasferito la propria attività chirurgica relativa agli interventi di Urgenza con priorità A (entro 30 giorni). In quest’arco di tempo presso il Blocco Operatorio di Villa Maria, sono stati effettuati circa 640 interventi di Urgenza di complessità medio-alta in chirurgia generale, ginecologia, otorinolaringoiatria, senologia, urologia e dermatologia.
Dal mese di maggio Villa Maria è ritornata gradualmente a svolgere tutte le proprie normali attività. Le prime a ripartire sono state le prestazioni ambulatoriali erogate in regime privatistico in attesa che il SSN si riorganizzasse con l’apertura delle agende di recupero per le prestazioni bloccate dall’11 Marzo.
“Con uno sforzo organizzativo senza precedenti, nel giro di pochissimi giorni dall’inizio dell’emergenza Covid-19, dopo che avevamo sospeso tutte le attività chirurgiche, abbiamo richiamato in servizio tutto il personale medico e infermieristico del blocco operatorio e dei reparti, necessario per mettere a disposizione settanta letti per i pazienti di Medicina e Lungodegenza e accogliere tutte le attività chirurgiche degli ospedali di Rimini e di Santarcangelo che non potevano più essere effettuate, per fronteggiare la diffusione del Coronavirus”- ha dichiarato il Dott. Gualtiero Antola della Direzione Generale.
“Ora però torniamo alla normalità – aggiunge il Direttore Sanitario Dr. Giuliana Vandi -. Lo facciamo in sicurezza, attuando i nuovi protocolli e le procedure di prevenzione per garantire la massima tutela dei pazienti e degli operatori sanitari in conformità e nel rispetto, delle indicazioni fornite dalle Autorità Regionali e dall’Azienda USL”.
“È stato un periodo davvero molto impegnativo – racconta il Dott. Vittorio Corso, Responsabile della Chirurgia Generale di Villa Maria che ha gestito in prima persona con i colleghi interni e dell’Ospedale “Infermi” di Rimini e del “Franchini” di Santarcangelo di Romagna tutte le fasi della gestione dell’emergenza.- Nel giro di pochi giorni ci siamo presi in carico praticamente tutte le attività chirurgiche richieste lavorando sette giorni su sette a stretto contatto con i colleghi degli ospedali e sperimentando una collaborazione e un’integrazione mai viste prima d’ora. Da parte mia non posso che esprimere parole di elogio e ringraziamento per tutti. Un’esperienza formativa in cui si è lavorato per un obiettivo comune e di rilevanza per la salute pubblica. Questo ci ha permesso di effettuare tutti gli interventi previsti e rimanere una struttura Covid-free”.
“Non è stato facile gestire una situazione del genere – afferma il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Villa Maria, la Dott.ssa Silvana Carloni -. Le sale operatorie dell’Ospedale Infermi erano tutte impegnate per l’assistenza ai pazienti affetti da Covid-19 e non potevamo certo esimerci dal dare il nostro contributo in un momento così difficile. Abbiamo collaborato per il bene di questa comunità. Siamo un’azienda e tutto questo ha delle conseguenze, ma lo abbiamo fatto con entusiasmo senza pensare ai sacrifici organizzativi ed economici che ne sarebbero derivati. Abbiamo le spalle forti e usciremo da questa tempesta con rinnovato vigore. Siamo oltremodo orgogliosi di essere riusciti a dimostrare la qualità di Villa Maria realizzando al meglio tutte le attività richieste. In questi mesi si parla molto di riorganizzazione e valorizzazione del Sistema Sanitario Nazionale. Per quanto ci riguarda abbiamo dimostrato con i fatti che cosa possono fare Pubblico e Privato insieme, lavorando in sinergia e sintonia”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA