Il curriculum del Dott. Michele Conti (nella foto con la sua équipe è il terzo da sinistra) è eccelso. Sentendolo parlare è chiaro che ci si trova davanti non solo a un professionista competente e preparato, ma anche a una persona che guarda prima di tutto all’unicum del paziente che visita. Nei mesi scorsi, ad esempio, ha messo a disposizione tutte le proprie conoscenze per elaborare le linee guida nella Regione Veneto. Argomento? L’appropriatezza degli interventi chirurgici nelle patologie che interessano la colonna vertebrale.
La situazione a Villa Maria e in Emilia Romagna
Villa Maria, che da sempre ha tra le prerogative l’obiettivo di essere al passo con i tempi e offrire ai propri utenti le migliori risposte all’importante problema del “mal di schiena”, ha avviato un rapporto di collaborazione con il Dott.
Michele Conti che rispecchia in pieno le caratteristiche del professionista con il quale la Casa di Cura intende collaborare: etica e professionalità. Il Dott. Conti ha eseguito oltre 4 mila interventi di neurochirurgia, di cui mille di chirurgia ad altissimo rischio.
Dott. Conti, di che cosa si occuperà qui a Villa Maria?
Con la mia èquipe tratteremo le patologie della colonna. Lavoriamo utilizzando tutte le tecniche mini invasive, comprese quelle tradizionali se necessario. Come neurochirurgo il mio primo obiettivo è tenere in sicurezza la parte neurologica. Questo perché sono interventi dove i rischi sono alti.
C’è un’attività specifica che la contraddistingue?
Sicuramente le patologie del tratto lombosacrale che in termini di casistica sono tra l’altro le più frequenti. Ciononostante mi piace anche evidenziare le mie specifiche competenze sul tratto cervicale dove, a differenza di alcuni colleghi, ho potuto sviluppare tecniche ed approcci chirurgici particolari.
In questi ultimi tempi si è parlato molto di appropriatezza clinica per questo tipo di interventi. Come si pone dinanzi a tali argomentazioni?
In Emilia Romagna ci sono da anni delle linee guida corrette per cui non ci sono problemi particolari. In altre Regioni, e ad esempio Veneto, si sta lavorando per rivederle integralmente con l’obiettivo di farne un riferimento a livello nazionale. In quest’ultima Regione me ne ne sono occupato direttamente enfatizzando l’approccio preventivo ed il corretto inquadramento del paziente. Nel nostro caso, con la mia équipe, abbiamo questo modo di procedere. Il paziente viene visitato nel suo insieme con un approccio multidisciplinare. Pertanto collaboriamo con il fisiatra, fisioterapisti e altri colleghi per altre attività ambulatoriali. Quindi non è detto che poi si arrivi all’intervento. Se questo accade, nel nostro caso, deve sempre esserci comunque un’indicazione neurologica. Ci sono state ad esempio molte occasioni in cui abbiamo suggerito delle terapie in una piscina riabilitatativa di alto livello, come quella di Villa Maria, e con una corretta ginnastica posturologica, si è evitato l’intervento.
Perché ha scelto di lavorare a Villa Maria di Rimini?
Inizialmente perché avevo sentito parlare bene della tecnologia e della sicurezza delle nuove sale operatoriepoi la cosa che mi ha fatto ulteriormente capire di aver fatto la scelta giusta sono stati il clima che si respira, il coinvolgimento ed
il lavoro in team con tutte le Direzioni ma soprattutto l’approccio etico di cui parlavamo prima e che per me rimane fondamentale.
Il profilo del professionista
Il Dott. Michele Conti si laurea nel 1996 presso l’Università di Verona, dove nel 2001 consegue la specializzazione in Neurochirurgia. Tra le esperienze più significative, il Dott. Conti dall’ottobre 2001 ad aprile 2010 ha lavorato presso la Neurochirurgia di Bolzano presso l’ospedale San Maurizio e dal 2010 al 2014 come Responsabile della Funzione di Neurochirurgia dell’Ospedale Santa Maria del Carmine Rovereto (APSS Trento). Da maggio 2010 è stato titolare della Funzione di Neurochirurgia dell’Ospedale di Rovereto e da gennaio 2015 è responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia vertebrale in un noto Ospedale Privato Accreditato del Veneto. All’estero ha frequentato il Dipartimento universitario di Neurochirurgia di Nantes in Francia, il reparto di Pittsburgh (USA) di otoneurochirurgia del basicranio imparando la tecnica endoscopica combinata per la patologia tumorale della base cranica. Autore di numerosi articoli e lavori scientifici, ad ottobre 2014 è stato nominato membro del board editoriale della rivista Edorium Journal of Surgery (USA).
Tra gli interventi ad alto rischio annovera nella routine interventi di correzione di scoliosi dell’adolescente, vertebrectomie en bloque di tumori vertebrali, asportazione di tumori del midollo spinale, correzione di malformazioni della cerniera cervicale. Interventi di pratica quotidiana di stabilizzazione vertebrale per degenerazione quali stenosi del canale vertebrale, microdiscectomie lombari sia con tecnica microchirurgica che endoscopica, chirurgia cervicale per via anteriore con tecniche microchirurgiche. Interventi mini invasivi sul rachide sia con via posteriore che anteriore o laterale. Notevole esperienza di chirurgia del sistema nervoso periferico sia di asportazione di tumori che di trapianto.