Con l'apertura a Novafeltria sono 9 i CAU attivi in Romagna. L'obiettivo è arrivare a 21 entro il 2025. Il 29 aprile taglio del nastro a Rimini.
I CAU – Centri di Assistenza Urgenza – fanno capo alle Cure Primarie da parte del Servizio Sanitario Regionale, dove prestano servizio medici di assistenza primaria e infermieri.
I servizi sono resi in stretta connessione con il Medico di Medicina Generale e il Pediatra di Libera scelta in un’ottica di continuità e integrazione delle cure. Sono stati creati nel contesto di una riforma dell’Emergenza urgenza e il potenziamento dell’assistenza territoriale per trattare in contesti più adeguati i bisogni di salute “a bassa complessità” che determinano gli “accessi impropri” ai servizi di emergenza di Pronto Soccorso (118), dove i codici bianchi e verdi (quelli meno gravi) sono circa il 60% dei casi totali.
In Romagna è salito a 9 il numero dei CAU. Quelli che risultano attivi al momento sono: Cervia e Cattolica (dal 18 dicembre 2023), Santarcangelo, Cesenatico e Mercato Saraceno (dal 15 gennaio 2024), Ravenna, San Piero in Bagno e Santa Sofia (da lunedì 22 gennaio 2024). Infine Novafeltria (dal 29 gennaio 2024), situato nella Cittadella della Salute, negli ambulatori al primo piano della Casa della Comunità (Via XXIV Maggio 174), aperto dalle 8 alle 20, sette giorni su sette. Si avvale di una equipe medico-infermieristica dedicata e di strumenti di approfondimento diagnostico laboratoristici e strumentali. L’obiettivo di Ausl Romagna è arrivare all’apertura di 21 CAU su tutto il territorio romagnolo entro il 2025. Il 29 marzo taglio del nastro anche a Rimini.
Quando presentarsi in un CAU?
L’Ausl della Romagna ha pubblicato l’elenco dei principali sintomi sulla base dei quali presentarsi al CAU precisando che, in caso di sintomi gravi quali dolori toracici, difficoltà respiratorie, cefalee inusuali, dolori addominali di grado severo e sintomi riconducibili al disturbo neurologico acuto, è necessario continuare a chiamare il 118 ricorrendo alle cure del Pronto Soccorso.
Elenco dei sintomi con cui accedere al CAU.
Mal di testa/cefalea/emicrania (con dolore lieve-moderato), ustioni minori/solari, disturbi della vista, contrattura muscolare, dolore all’occhio, orecchio, alle articolazioni, irritazione da lenti a contatto, diarrea (senza sangue), occhio rosso con secrezioni/congiuntivite, disturbi anali, trauma occhio senza disturbi della vista, dolore addominale (con dolore lieve-moderato), corpo estraneo orecchio, dolore fianco (tipo coliche renali), nausea e/o vomito ripetuto, riduzione dell’udito/tappo di cerume, mal di schiena/lombalgia, sangue al naso,bruciore/difficoltà a urinare, mal di denti, problemi post-estrazione dentaria, ostruzione o sostituzione di catetere vescicale, problemi post-estrazione dentaria, agitazione in stato ansioso già conosciuto, torcicollo, febbre, tosse, raffreddore, mal di gola, medicazioni e rimozioni punti, traumi lievi a piede, caviglia, ginocchia, gomito, polso, mano,piccole ferite, prurito, arrossamento/tumefazione della cute, variazione glicemia, unture di insetto, morso di animale, variazione pressione arteriosa.
Gli accessi ai CAU della Romagna.
Dal 18 dicembre al 28 gennaio gli accessi ai CAU attivi in Romagna sono stati complessivamente 4.374: 1.504 a Cattolica; 1.184 a Cervia, 573 a Santarcangelo, 459 a Cesenatico, 443 a Ravenna, 173 a Mercato Saraceno, 19 a San Piero in Bagno e 19 a Santa Sofia.
A livello regionale i CAU sono 31 con all’attivo 52 mila accessi dal 1^ novembre all’11 febbraio, che superano i 63 mila con l’attività di Ferrara, partita prima in via sperimentale.
L’83% dei pazienti sono curati all’interno della struttura. L’81% degli accessi avviene di giorno, soprattutto da parte di persone tra i 18 e i 64 anni (68% dei casi). Problemi ortopedici, gastrointestinali e disturbi minori i motivi principali per cui le persone si recano ai CAU.