L’art. 8 della legge 30.3.2001 n. 125 dispone che il Ministro della Salute trasmetta al Parlamento una relazione annuale sugli interventi realizzati ai sensi dell’art. 9 comma 2 della legge medesima. La Relazione, che illustra il quadro epidemiologico che descrive il fenomeno correlato al consumo di bevande alcoliche nel nostro Paese (aggiornato al 2019), è disponibile QUI.
Il consumo dannoso e rischioso di alcol rappresenta un importante problema di salute pubblica. Le linee guida raccomandano inoltre il consumo zero sino ai 18 anni sconsigliandone l’uso sino ai 25 anni sollecitando azioni di prevenzione e misure idonee a ritardare l’età del primo consumo di alcol e a ridurre e minimizzare la quantità di alcol tra gli adolescenti che bevono alcolici, così come richiesto dagli obiettivi delle strategie di prevenzione, europee ed internazionali.
Secondo l’OMS, il consumo dannoso e rischioso di alcol è dimostrato essere causa di oltre 200 malattie e incidenti nella classificazione internazionale delle malattie, e circa 40 di queste sono del tutto attribuibili al consumo dannoso e rischioso di alcol. Sono state individuate due ampie categorie di malattie alcol-attribuibili: le malattie non trasmissibili e croniche (come ad esempio i disturbi neurologici, il cancro, le malattie cardiovascolari e la cirrosi epatica) e le lesioni non intenzionali e intenzionali. L’OMS ha stimato infatti che il 29% dei decessi alcol correlati sono avvenuti per patologie oncologiche, il 20% per cirrosi epatica, il 19% per malattie cardiovascolari e il 18% per incidenti.