Era il 1989 quando nella vicina Piazza Ferrari nel centro storico di Rimini a poche centinaia di metri in linea d’aria da Villa Maria Rimini riaffiorarono dipinti che portarono all’apertura di un importante scavo archeologico. I lavori seguirono fino al 1997 facendo emergere l’incredibile: un’antica dimora, oggi conosciuta come la Domus del Chirurgo: qui nel III secolo d.C.visse ed operò un medico. A tornare alla luce anche circa 150 strumenti di lavoro che hanno permesso agli esperti di storia della medicina di ricostruire e colmare importanti lacune.
Forte di questo legame, l’Ordine dei Medici di Rimini, dopo la Scuola di Etica medica, avvia quest’anno la Scuola di storia della medicina. Il debutto è avvenuto con l’incontro dal titolo “Anche i Signori di Rimini si ammalavano… Paleopatologia e paleopatografia della famiglia Malatesta” che si è svolto sabato 11 febbraio al Museo della Città “Luigi Tonini” di Rimini nell’ambito delle celebrazioni relative al 600° anniversario della nascita di Sigismondo Pandolfo.
“Rimini – ha dichiarato a Quotidiano Sanità il presidente dell’Ordine Maurizio Grossi – ha una tradizione in questo campo, essendo la patria di Adalberto Pazzini, fondatore dell’Istituto di storia della medicina di Roma. Inoltre – ha aggiunto – oggi la medicina appare molto sbilanciata sulla tecnologia e sull’economia, mentre sono sempre più trascurate le dimensioni umanistiche della medicina, in senso sociologico, filosofico, storico. Le nostre iniziative vorrebbero bilanciare questa situazione, dando spazio alla componente umanistica dell’arte medica. Anche perché i giovani medici spesso sono affascinati dalla tecnomedicina, ma se si tralascia la componente umana della professione poi accade che i pazienti vadano a cercare altrove le risposte, magari da qualche apprendista stregone”.
Per informazioni e contatti sulla visita al sito archeologico e al vicino Museo della Città di Rimini: tel. 0541 793 851 – musei@comune.rimini.it