Quattro le sessioni tematiche al Congresso dell’Associazione italiana di epidemiologia (Aie). Tra queste anche sistema alimentare delle cosidetta dieta mediterranea. “La dieta mediterranea – è stato spiegato – è un modello alimentare in cui non ci si limita a considerare i singoli nutrienti da assumere o le calorie, ma si prendono in considerazione gli alimenti e le loro modalità di consumo, perché le interazioni tra alimenti o la loro capacità di orientare il nostro metabolismo sono i determinanti principali. Nella dieta mediterranea prevalgono alimenti di origine vegetale, prodotti a base di farine integrali o poco raffinate e in genere di alimenti poco lavorati; sono ridotti invece i consumi di alimenti di origine animale, in particolare di carni rosse, e di alimenti ad elevata densità energetica, incluse le bevande zuccherate. È nata in Italia, ma ormai solo il 20% degli italiani oggi ha uno stile alimentare analogo e si stima che il 40% di tutto il carico di malattia degli italiani, cioè delle morti e malattie precoci, è invece attribuibile a fattori dietetici”.
Per quanto riguarda le evidenze scientifiche, moltissimi studi mettono chiaramente in evidenza che la dieta mediterranea è in grado di “dimezzare il rischio di eventi cardiovascolari e di ridurre il rischio di tutti i tumori, in particolare di quelli del colon-retto”. I benefici sono notevoli anche nella prevenzione primaria.